Febbraio, per i bimbi dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia (5enni), significa l’avvio di un importante progetto: Quadernando.
DA FEBBRAIO A MARZO – Fino a marzo, iniziano ad avvicinarsi al mondo della scuola primaria in un modo tutto speciale, attraverso il gioco. Ad ogni bambino viene richiesto di portare a scuola un astuccio e un quaderno a quadretti grandi. Sarà il materiale personale di cui ognuno dovrà prendersi cura nel corso del tempo, e che verrà riposto in un angolo della classe appositamente pensato e riconoscibile da tutti.
DA APRILE A GIUGNO – I mesi a venire saranno scanditi dal susseguirsi di appuntamenti settimanali a tema. Ogni incontro di Quadernando porta con sé nuove scoperte, nuovi stimoli e nuove curiosità. Importante per noi è che tutto avvenga nel modo più naturale e spontaneo possibile. Questo perché l’intento non vuole essere quello di “scolarizzare” prima del tempo, ma di assecondare i nuovi e spontanei interessi di ciascun bambino.
Per questo la giornata di Quadernando viene scandita in due “macro” momenti.
La mattina è dedicata ai giochi grosso motori.
Attraverso un uso consapevole del proprio corpo i bambini si mettono in gioco sperimentando limiti e potenzialità. Il corpo, del resto, parla da sé. Ci lancia messaggi importanti e ci aiuta a sperimentare attivamente ciò che siamo in grado di fare. Il corpo è movimento, ma anche stasi. È rumore, ma anchesilenzio; è velocità, ma anche lentezza; è emozione e anche sensazione. Impariamo dunque ad ascoltarci, divertendoci naturalmente! E poi? Cosa succede? Dopo tutto questo movimento, il corpo ha bisogno di riposo e di lasciar sedimentare nel cuore e nella testa il vissuto intenso della mattinata. È importante sottolineare che ogni gruppo classe ha una storia tutta particolare della quale bisogna tenere conto prima di progettare un simile percorso. Per questo, ogni anno, Quadernando può essere impostato in modo diverso e può prendere sentieri in aspettati. A seconda delle esigenze del gruppo, degli interessi dei bambini e delle predisposizioni di ogni educatrice o educatore che, del resto, segue la regia di ogni incontro assicurandosi che ognuno trovi il proprio spazio e la propria libertà di espressione.
Nel pomeriggio si riprende! Ora le nostre mani diventano le vere protagoniste.
Con disegni, collage, pitture ma anche letture, scoprendo poeti, scrittori, artisti e pittori, continuiamo ad addentrarci nel magico mondo dei numeri e delle parole.
La sperimentazione attiva di tutti questi momenti non può non lasciare traccia di sé. Ed è proprio a questo che serve il nostro quaderno a quadretti. Diventerà per noi come un silenzioso compagno di viaggio, che ci guiderà alla scoperta di nuovi mondi lasciandoci comunque liberi di esprimere la nostra fantasia. Oltre alla scrittura delle prime lettere (come quelle del proprio nome) e dei primi numeri (che compongono, ad esempio, la data del giorno), le pagine si coloreranno di disegni, ricordi, esperienze e di emozioni che ogni bambino potrà custodire dentro di sé.
di Francesca Rivieri
educatrice della Giocomotiva