Autunno. Tempo di pioggia. E naturalmente di filastrocche a tema!
La pioggia è vita, è meraviglia. Per i bambini è qualcosa di molto affascinante osservare l’acqua che arriva dal cielo. Poi, ci sono i nuvoloni, i lampi, i tuoni e l’arcobaleno se nel frattempo c’è anche il sole. Quando piove è bello stare in casa, ma anche sotto l’ombrello ad ascoltare il ticchettìo dell’acqua. Se si è ben attrezzati, per un bambino stare un po’ sotto la pioggia e sentire le gocce che arrivano sul viso, sulle mani, sulla lingua sono attimi di felicità. Per non parlare delle pozze… e delle “tenerezze ludiche” ispirate a queste gocce che poco prima erano vapore.
Piove pioviccica
(Italia)
Accanto al bambino cominciamo a recitare questa filastrocca cercando di scandire bene le sillabe per ricreare l’effetto sonoro delle gocce con “pi” e “ci”; del tuono con “tam” e “bu”; degli schizzi d’acqua con “ti”. Poi, ripetiamo la filastrocca accelerando via via che si va avanti e battiamo le nostre dita su tutto il corpo del bambino come se fossero gocce di pioggia. Alla fine abbracciamolo per “proteggerlo” dal temporale.
Piove piovviccica
la carta s’appiccica.
S’appiccica sul muro
suona il tamburo.
Tamburo e tamburello
apri l’ombrello.
Ti ci metti sotto tu
e così non ti bagni più!
di Antonio Di Pietro
pedagogista ludico
www.antoniodipietro.eu