Il 20 novembre 1989, l’ ONU sanciva e stabiliva i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La convenzione ONU si è basata su quattro principi ispiratori:
– non discriminare;
– superiore interesse del minore;
– diritto alla vita, alla sopravvivenza e a allo sviluppo
– rispetto per l’opinione del minore.
Per festeggiare questi e altri diritti dell’infanzia, in Giocomotiva abbiamo deciso di realizzare nella Giornata, con i bambini di 3 e 4 anni, un teatrino ispirandoci a I Cinque Malfatti di Beatrice Alemagna, mentre con i bambini di 5anni la lettura del libro Che cos’è un bambino anch’esso dell’autrice Bolognese.
I Cinque Malfatti. La storia parla di cinque amici che stanno sempre insieme , vicini. Che parlano di tutto e di niente , che si divertono ad oziare e fanno a gara tra chi lo fa meglio. Che si rendono conto che scoprono le proprie magie dopo aver ricevuto una visita dell’uomo straordinario. Uomo perfetto che rimane perfettamente solo, come un deficiente, mentre i cinque amici vanno via insieme , abbracciati e felici, con le loro magie, colori, aspetti che li rendono unici. Così il Bucato si accorge di non arrabbiarsi mai perché la rabbia passa attraverso i buchi che ha nella pancia e che il Piegato conserva tutti i ricordi più cari proprio in mezzo alle sue piegoline, che quello tutto Sbagliato una volta riuscita bene una cosa si fa insieme una gran festa e che quello a testa in giù vede ciò che gli altri non riescono a vedere e il Mollo… il mollo dorme. E poi c’è il Capovolto, col naso in giù e gambe in su.
A seguire gli esploratori hanno fatto un laboratorio in cui è stato dato loro un foglio bucato al centro. Gli abbiamo chiesto di dirci cosa per loro significava quel buco. Ed ecco alcune risposte: un sole, una grotta, una faccia, un pallone, un leone, una pancia di bambino, una rete con dei pesci impigliati, una bocca di dinosauro arrabbiato. Successivamente abbiamo chiesto di completarlo disegnandovi intorno. Il pensiero alla base è far capire ai bambini che da qualcosa che sembra imperfetto, mancante, possono nascere in realtà cose straordinarie.
I navigatori hanno realizzato delle maschere tridimensionali che rappresentano se stessi. Il motto è: ogni bambino ha il diritto di essere com’è.
Cos’è un bambino. È un libro che fa pensare e ragionare per cercare di capirsi un po’ di più soprattutto nella relazione adulto-bambino: “ un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie ma non per questo ha piccole idee” (da libro cos’è un bambino di Alemagna).
Gli argonauti hanno realizzato delle maschere di cartone. Ogni bambino ha rappresentato il proprio volto inserendo il particolare che per loro li rende unici come ad esempio un neo o degli occhiali. Il motto è: mi ri- conosci per davvero?
La giornata si è conclusa con serenità.
Una buona giornata. Una buona energia.
di Irene Sacchi
educatrice alla Giocomotiva di Via Bonghi