Ciao, ciao pannolino! 👋🏻

Spannolinamento tips&tricks

sos spannolinamento

L’acquisizione dell’autonomia nell’utilizzo del bagno rappresenta sicuramente una delle conquiste più entusiasmanti dei primi anni di vita. Il bambino che ha iniziato a camminare e a parlare con competenza via via crescente, progressivamente vuole essere sempre più capace di gestire sé stesso e il suo corpo.

Attorno ai 18 mesi la maggior parte dei bambini e delle bambine è pronto, da un punto di vista fisiologico, per raccogliere questa nuova sfida: fare a meno del pannolino! Come tutti i traguardi di sviluppo anche questo sarà raggiunto con la vicinanza dei genitori e degli adulti che si prendono cura del bambino (in una sola parola, caregiver!) che sono per lui dei partner affettivi fondamentali.

Quali sono le risorse su cui possiamo contare in questo percorso?

• Le intelligenze di Howard Gardner: corporea, intrapersonale e interpersonale

Durante questo importante passaggio, delle 9 intelligenze ipotizzate da Gardner, quelle che vengono sollecitate particolarmente sono: corporeo-cinestetica, intrapersonale e interpersonale.

Fin dalla nascita la possibilità di giocare, nominare e massaggiare il corpo sono elementi fondamentali nel processo di costruzione del se’ e delle percezioni che il corpo rimanda. Come diceva la pediatra Emmi Pikler “l’approccio parte quando ci occupiamo delle prime cure”. Il cambio del pannolino, il bagnetto, la vestizione possono essere occasione per aiutare il bambino a entrare in contatto con il proprio corpo per fare esperienza e conoscenza delle singole parti come dell’intero e delle sensazioni che da esso ne riceve.

È proprio grazie alla maturazione di competenze fisiche e fisiologiche e alla capacità di riconoscerle, che iniziamo il cammino verso questa autonomia. Indispensabile a questo riguardo è l’intelligenza intrapersonale che permette al bambino di riconoscersi nelle sue necessità, nei suoi desideri e nelle sue sensazioni e disponibilità. L’attore protagonista di questa avventura è sicuramente il bambino o la bambina ma non possiamo escludere in questa vicenda la presenza e il supporto dell’adulto che si prende cura di lui a casa (genitori e familiari) e al nido. È sicuramente una tappa anche sociale (intelligenza interpersonale) in cui l’altro è tenuto ad agire in modo attivo, orientando e guidando il bambino verso l’autonomia (Montessori “rendiamo i bambini padroni della situazione: aiutiamoli a fare da soli”) attraverso una relazione basata su fiducia, responsività e ascolto.

• I valori: accoglienza, ascolto e autonomia

• I materiali: libri, canottiera e mutandine, vasino, riduttore… e tutto ciò che la vostra fantasia vi suggerirà!

In questo, come in ogni altro percorso che riguarda la crescita, dobbiamo prestare massima attenzione alle varianti della salute. Non tutti fanno le cose nello stesso momento e nello stesso modo, quindi questo scritto non vuole in alcun modo essere prescrittivo, né rappresentare una norma assoluta.

come togliere il pannolino

Pronti, partenza, via!

Di seguito abbiamo cercato di organizzare alcuni spunti di riflessione e suggerimenti che possono essere utili per le famiglie che si trovano a dover accompagnare i bambini e le bambine in questa nuova avventura.

1. Aspetta il momento giusto per il tuo bambino e per te

Abbiamo già introdotto che questo percorso può essere affrontato a partire dai 18 mesi di vita del bambino [1], tuttavia oltre alla maturità fisica e fisiologica ci sono altre condizioni da osservare come ad esempio le disponibilità emotive degli adulti che seguono il bambino, le disponibilità organizzative e quelle dell’ambiente circostante.

Il suggerimento è quello di osservare con attenzione il bambino o la bambina, sè stessi e l’ambiente fisico e relazionale e provare poi ad introdurre via via dei cambiamenti in ciascun livello.

Rispetto al bambino o alla bambina è importante osservare la comparsa di alcuni comportamenti chiave che possono indicare che ha raggiunto la maturità fisiologica e che anche da punto di vista emotivo percepisce una spinta al cambiamento. Tra questi comportamenti indichiamo senz’altro il fatto che il bambino inizi a esprimere a parole quello che sta succedendo, prima, durante o dopo: «Mamma cacca! Papà pipì!» sono indicatori del fatto che il bambino o la bambina capisce cosa sta succedendo ed è interessato a comunicarcelo. È possibile inoltre che i bambini e le bambine a casa o anche al nido inizino ad essere molto interessati a ciò che accade in bagno: li troviamo ad osservare con attenzione il water o a volerci salire su, oppure manifestano curiosità quando vedono recarsi in bagno i genitori, i fratelli più grandi o i compagni del nido. Altri indicatori importanti da considerare possono essere un’insofferenza intensa e persistente sia per il pannolino, sia per il momento del cambio. Se capita di osservare in modo permanente uno o alcuni di questi comportamenti è probabile che il bambino o la bambina siano pronti per iniziare questa nuova avventura e allora potete provare ad attivare alcune proposte interessanti che li riguardano.

Tuttavia il bambino o la bambina, per quanto siano i protagonisti di questa vicenda, hanno bisogno della presenza e del supporto dell’adulto che si prende cura di loro a casa e al nido per raggiungere questo traguardo.

Diventa quindi importantissimo che anche i genitori si osservino e si ascoltino. Togliere il pannolino segue una traiettoria evolutiva della fisiologia del bambino, ma questo non vuol dire che sia un percorso necessariamente semplice e lineare. Potranno esserci incidenti di percorso e momenti in cui il bambino o la bambina sembrano tornare indietro. A volte trovarsi con un bambino che ha fatto la pipì nel mezzo del supermercato al termine di una lunga giornata di lavoro, può determinare delle reazioni dettate dal nervosismo e dalla stanchezza che rischiano di interferire con il processo, oltre che con la qualità che i genitori desiderano per la relazione con i propri bambini e bambine. Allora diventa importante osservare sé stessi e la propria vita in quel momento. Se i genitori stanno attraversando un periodo di grande pressione lavorativa o hanno grosse preoccupazioni, o stanno per partire per una lunga vacanza in cui sono previsti molti spostamenti in aereo, treno o automobile, forse non è quello il momento giusto per iniziare. In questo caso è preferibile attendere che la situazione sia più favorevole e iniziare ad esempio durante un fine settimana in cui non ci siano impegni particolari fuori casa per potersi dedicare tutti insieme all’inizio di questa nuova avventura. Se i genitori valutano che sia per il bambino che per loro stessi il momento è quello giusto, allora si può certamente partire!


[1] Negli ultimi anni si stanno sempre più diffondendo le esperienze di eliminazione precoce del pannolino (EC) basata sul riconoscimento dei segnali del volto e del corpo del bambino in modo tale da poter mettere il bambino sul vasino anche quando è molto piccolo, abituandolo progressivamente all’uso non esclusivo del pannolino. Questa prassi, seppur interessante, non è l’oggetto di questo scritto. Potrà eventualmente essere approfondita successivamente.
collabora con l'asilo

2. Collabora con l’asilo nido

“Per crescere un bambino ci vuole un villaggio” recita l’ormai noto proverbio africano. E questo vale sempre. Per sentirsi a proprio agio nel proprio ruolo di genitore è spesso necessario avere attorno a sé altri adulti che possano aiutare a gestire sia le fatiche della quotidianità, sia quelle legate a particolari transizioni evolutive. Anche nel processo di saluto al pannolino è importante percepire la presenza di altri adulti che possano accompagnare anche i genitori in questa avventura.

È quindi utile coinvolgere nel processo il nostro ambiente relazionale, la rete familiare o amicale con cui viene condivisa la cura dei nostri figli. Le educatrici dell’asilo nido rappresentano in questo quadro delle figure privilegiate con cui rapportarsi, sia per avere un momento di confronto sul momento di sviluppo del bambino o della bambina, sia per concordare i tempi e i modi con cui procedere nel percorso. Quindi, idealmente, nel momento in cui si pensa che sia arrivato il momento di togliere il pannolino, se ne può parlare innanzitutto con le educatrici del nido e verificare così che anche loro abbiano la stessa impressione. Se le visioni concordano allora la famiglia darà l’avvio al processo, scegliendo magari un week end particolarmente tranquillo in cui avviare l’utilizzo del vasino o del water (vedi più avanti per questa scelta) e dal lunedì i bambini proseguiranno il loro percorso anche al nido con il supporto delle educatrici. Successivamente è importante portare avanti un’osservazione e un confronto abbastanza puntuale con loro, per poter capire quale sia la risposta del bambino e se siano necessarie delle rimodulazioni per rendere il processo della forma «giusta» per quel bambino e per la sua famiglia.

predisponi in bagno una zona per il cambio

3. Organizza l’area cambio in bagno

Un punto estremamente importante in questo percorso è sicuramente lo spazio fisico del bagno.

Come prima cosa può essere utile all’avvicinarsi di questo momento, qualora il fasciatoio o l’area cambio siano posizionati in un luogo diverso, organizzarsi per cambiare il bambino in bagno. Questo infatti avrà una duplice funzione: da un lato gli permetterà di collegare le questioni collegate alla pipì e alla cacca all’ambiente bagno e inoltre potrà osservare cosa c’è in bagno così da stimolare la sua voglia di sperimentare i diversi sanitari presenti in modo più attivo.

Qualora in bagno non ci sia lo spazio necessario per spostare un fasciatoio, si può iniziare a fare il cosiddetto «cambio in piedi» che approfondiremo più avanti.

Continuando a fare attenzione al valore dell’autonomia, sarà importante predisporre nel bagno tutto ciò che può agevolare il bambino nella fruizione autonoma. Sarà quindi importante prevedere la presenza di un vasino o di un riduttore (una specie di tavoletta per wc ma imbottita e con un’apertura decisamente più piccola che serve a rendere il wc a misura di bambino) con uno scalino che possa permettere al bambino di salire o scendere autonomamente dal water.

Rispetto alla scelta tra vasino e riduttore, in linea generale non ci sono indicazioni rigide, ogni bambino e ogni famiglia può trovarsi più a suo agio con l’uno o con l’altro, spesso si inizia dal vasino per passare poi al riduttore, ma in molti casi si utilizza direttamente il wc di casa con il riduttore. L’utilizzo del riduttore è fondamentale per far si che il bambino si senta ben sostenuto, mentre sta seduto sul water senza la sensazione di essere sospeso nel vuoto che a volte può creare delle criticità e delle ansie che possono rallentare o in alcuni casi anche bloccare il processo. Insieme al riduttore va predisposto anche uno scalino che permetta al bambino si salire e scendere autonomamente dal water e di poter poggiare i piedi mentre sta seduto contribuendo ad aumentare il senso di sicurezza e anche a mantenere una posizione più adatta ai processi fisiologici del fare la pipì o la cacca. Oltre a questi strumenti specifici per l’utilizzo del bagno, sarà poi utile caratterizzare il bagno in modo tale che il bambino possa diventarne sempre di più un fruitore attivo: appendiamo un piccolo asciugamano alla sua altezza e magari posizioniamo sul bidet il suo sapone, utilizziamo lo scalino anche per permettergli di lavarsi i denti direttamente al lavandino, ecc… Lasciamo anche alcuni libretti piccoli e interessanti vicino al water o al riduttore, che possano essere utilizzati soprattutto nei primi tempi, per trascorrere qualche minuto in attesa che i bisogni fisiologici si manifestino!

spirito di emulazione

4. Utilizza lo spirito di emulazione

Uno dei processi principali attraverso cui il bambino evolve e apprende è certamente l’imitazione. Lo stesso vale anche per il processo di cui stiamo parlando. Mano a mano che la maturazione fisiologica procede, il bambino che osserva il mondo che lo circonda sempre con grande attenzione e curiosità, inizierà a rivolgere il suo interesse anche a ciò che accade in bagno. Avere l’opportunità di vedere altri che utilizzano il bagno costituisce un’opportunità significativa affinché il bambino possa capire che il bagno viene utilizzato da tutti e che fa parte della normalità della vita delle persone, inclusi i suoi genitori! Potrebbe quindi essere dato il via libera alla circolazione in bagno in condivisione con i familiari, fratelli o sorelle o compagni del nido. Naturalmente in questo caso vanno assolutamente considerati anche i vissuti di chi condivide: qualora ci si renda conto che si è in difficoltà a condividere il bagno con i propri figli, oppure che per i fratelli o i compagni di scuola in questione la condivisione crea disappunto o imbarazzo, bisogna senz’altro evitarla. In quest’ultimo caso si possono certamente utilizzare dei libri che aiutino i genitori a raccontare al bambino che ha bisogno di soddisfare le sue curiosità come funziona l’utilizzo del bagno. Ripetiamo ancora una volta: bisogna che il processo sia realizzato nel rispetto dei bisogni e delle sensibilità di tutte le persone coinvolte, adulti e bambini.

prepara il guardaroba adatto allo spannolinamento

5. Prepara il guardaroba con il bambino!

In un momento di cambiamento come questo è sicuramente utile cambiare l’abbigliamento intimo e andare ad acquistare, meglio ancora se in compagnia del bambino, canottiere e mutandine che possano sostituire i body. Il nuovo abbigliamento aiuterà il bambino ad essere più autonomo nel momento del cambio che potrà essere svolto in piedi. In questo tipo di cambio il bambino può rimanere in piedi e anzi partecipare attivamente al processo, staccando ad esempio gli adesivi del pannolino usa e getta oppure a sbottonando i pannolini lavabili e poi anche a chiudere il pannolino pulito a fine cambio. In genere questo cambiamento è estremamente utile anche per tutti quei bambini che manifestino un’intolleranza nei confronti dello stare sdraiati al momento del cambio. In genere questo comportamento ci segnala che il bambino è pronto per una partecipazione più attiva al processo e il cambio in piedi va proprio nella direzione di rispondere a questo fisiologico bisogno di autonomia. Sempre in relazione all’adattamento del guardaroba è importante che, oltre all’adattamento dell’intimo, anche i vestiti del bambino siano comodi e funzionali. Sono utili gonne, leggins o pantaloni con l’elastico in vita che permettano ai bambini di gestirsi in autonomia al momento di dover utilizzare il bagno. Sono invece da evitare in questa fase salopette, cinture o chiusure difficili da gestire.

sostieni il tuo bambino

6. Sostieni il bambino nel percorso!

Per quanto togliere il pannolino rappresenti certamente un processo che segue un acquisizione fisiologica del bambino, questo non vuol dire che le cose vadano avanti in modo lineare. Nello sviluppo di bambini e bambine in salute i percorsi vanno spesso in avanti, a volte tornano indietro, altre volte ancora si arrestano. È importante sapere che è tutto assolutamente normale. Lo sviluppo funziona così e ogni essere umano ha dei tempi e delle dinamiche evolutive estremamente soggettive. La cosa fondamentale è la nostra risposta alle diverse situazioni. È importante accompagnare il bambino con gentilezza in tutte le fasi di questo processo, sostenere le conquiste, ma anche i momenti di difficoltà. I bambini e le bambine stanno imparando a controllare e a gestire il proprio corpo e per poterlo fare c’è bisogno di un tempo di sperimentazione, di cui le soste e gli inciampi sono parte integrante, così come capita quando imparano a camminare, a mangiare da soli, ad andare in bicicletta, ecc… È importante non sgridare, né riprendere, né ridicolizzare, né etichettare il bambino a cui capita un incidente o più incidenti ripetuti. Stanno solo imparando e l’errore fa parte del processo normale di apprendimento. A volte questa è una sfida dura per i genitori le cui vite personali rendono difficile essere sempre accoglienti con le difficoltà dei propri figli. Per questo motivo è fondamentale avviare questo processo in un momento in cui ci si sente abbastanza sereni da poterlo affrontare nella sua totalità anche grazie al supporto di tutte le altre figure di riferimento.

borsa capiente con salviette umidificate

7. Usa la borsa di Mary Poppins!

Per affrontare al meglio le diverse situazioni è utile preparare una borsa capiente o rivedere il contenuto della borsa per il cambio che probabilmente accompagna la vita di ciascun genitore dal giorno in cui il bimbo è venuto al mondo. Nella borsa potranno trovar posto certamente salviette umidificate e fazzoletti in quantità significativa, bustine o sacchette in cui riporre i cambi sporchi oltre a diversi cambi per il bambino che includano non solo la biancheria intima, ma anche pantaloni, gonne, leggins, calzini e magliette. Poiché anche il genitore sarà coinvolto in prima linea potrebbe essere utile inserire nella borsa anche una maglia di ricambio per la mamma o il papà! Qualora si trascorra molto tempo in automobile sarà utile organizzare una protezione per la tappezzeria dell’auto fatta con teli assorbenti, oppure semplicemente con un pannolino aperto sul seggiolino auto.

Si potrà poi valutare anche l’acquisto di un vasino portatile. Ne esistono moltissimi tipi diversi in commercio compatibili con le diverse esigenze (a valigetta riutilizzabile oppure minimal con supporto e sacchetti usa e getta) e spesso si rivelano alleati preziosi in tutte quelle situazioni in cui non si può attendere di trovare un bagno.

Ciascuno adatterà poi la borsa di Mary Poppins in base alle proprie personali esigenze senza rinunciare però a due ingredienti fondamentali: la fantasia e la creatività che, unite alla capacità di trasformare qualsiasi situazione in un’occasione di gioco, diventeranno occasione di crescita e apprendimento assicurato!

In bocca al lupo! 🍀

Coordinamento Pedagogico La Giocomotiva

Silvia Drei e Eleonora Baroni

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Chi siamo

La Giocomotiva, People & Baby Group

La Giocomotiva gestisce in Italia diverse strutture, tra nidi e scuole dell’infanzia, sul territorio di Milano, Roma e Firenze. Fa parte del gruppo francese People & Baby, che conta ad oggi 700 strutture distribuite nel mondo.
Da oltre vent’anni si prende cura della crescita e del benessere dei bambini e delle loro famiglie attraverso un approccio educativo armonico e innovativo, volto a valorizzare le diversità del singolo.
 
 

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